
19 dicembre 2022
Natale 2022
“Dall’orizzonte una grande luce viaggia nella storia e lungo gli anni ha vinto il buio facendosi Memoria…”, cantavano i giovani durante la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2000. Si illudevano? Era solo un’infatuazione passeggera? O vedevano davvero una luce che nella storia ha vinto il buio?
Anche oggi, a una settimana dal Natale, cosa altro possiamo desiderare ed attendere? Qualche effimera consolazione di benessere?
Non occorre che la ragione umana sia illuminata da una fede per formulare una valutazione oggettiva dello stato delle cose. È sufficiente non lasciarsi trascinare da mode o ideologie per convenire, insieme, che le afflizioni dell’umanità non sono state eliminate. Tenebre fitte avvolgono le nazioni; i popoli sono oppressi e afflitti; coloro che dovrebbero soccorrere e sostenere il popolo, spesso lo ingannano e lo soggiogano; se qualche manifestazione del male pare attenuarsi, prontamente ne nascono di nuove. Anzi, vediamo che potenti forze politiche, economiche e culturali contrastano e combattono quella luce che nella storia ha vinto l’oscurità, mentre l’oscurità non l’ha né accolta, né compresa, né vinta.
Se però la ragione umana si lascia illuminare, può vedere che il Bambino che viene è la vera risposta al desiderio dei popoli (“O rex gentium et desideratus earum”).
Quale altro senso dare al Natale, che ancora celebriamo? Non vogliamo fermarci alle consolazioni effimere. A Natale noi tutti, con la fede o senza la fede, possiamo celebrare solo quel Bambino. Allora l’augurio che formuliamo è quello di non accontentarsi dei surrogati, bensì di ricercare e costruire in ogni ambito della vita un riflesso della luce vera. Così l’impegno dell’Associazione resta quello di accendere qualche luce sui sentieri della verità e della giustizia.
Buon Natale!
Scienza&Vita Firenze
La Presidenza
12 settembre 2022
Comunicato stampa. Elezioni politiche del 25 settembre 2022. Lettera di Scienza&Vita Firenze ai Soci e ai Simpatizzanti.
Noi tutti abbiamo davanti agli occhi le gravi difficoltà che stiamo attraversando in questo momento storico nel nostro Paese, così come in tanti altri Paesi europei ed extraeuropei. Vediamo enormi problemi di carattere economico e finanziario e, nell’ambito della politica internazionale, gravi tensioni e guerre in atto. Ma non meno incombenti si presentano le problematiche di carattere culturale, etico ed antropologico (con preoccupanti derive in tema di gender, droga, eutanasia, solo per citarne alcune), che precedono quelle di carattere politico ed economico. Infatti sarebbe illusorio affrontare e indicare soluzioni per queste ultime, se la società fosse priva di solidi fondamenti – appunto – culturali ed etici.
In questo contesto ci troviamo ad affrontare le elezioni politiche del 25 settembre per il rinnovo del Parlamento. Scienza&Vita Firenze, quale associazione libera e sempre impegnata a perseguire la ricerca della verità sull’uomo (Scienza&Vita), dalla quale sola derivano scelte autentiche di bene (Alleati per il futuro dell’uomo), intende richiamare l’attenzione dei propri Amici a quei criteri fondamentali di discernimento, senza i quali ogni dichiarata fedeltà a un ideale sarebbe parola vuota.
Non è fuori luogo quindi richiamare oggi quei “valori” o “principi” non negoziabili, che spesso farebbe comodo rimuovere nella ricerca di compromessi e accomodamenti, magari giustificandone l’accantonamento con la logica del prevalere degli eventi sulla verità.
Abbiamo presente, tra l’altro, che nella legislatura appena conclusa, abbiamo corso un reale rischio di vedere approvare come legge il DDL Zan, vigente il quale noi tutti saremmo assoggettati all’ideologia LGBTQ ed avremmo la bocca e la penna cucite.
Abbiamo presente, tra l’altro, la risoluzione approvata il 9 giugno scorso dal Parlamento Europeo, tesa a ostacolare o eliminare l’obiezione di coscienza del personale sanitario nei confronti dell’aborto.
Abbiamo presente, tra l’altro, che nella prossima assemblea generale dell’ONU, il 13 di questo mese, verrà messa ai voti la proposta di dichiarare l’aborto un diritto umano.
Tornando alle elezioni del 25 settembre, sappiamo che la maggior parte delle liste o dei candidati non sostiene in modo esplicito quei “valori” e quei “principi”, non sostiene quindi la famiglia naturale, il diritto alla vita e il diritto alla libertà di educazione, tanto per richiamare alcuni fondamentali. Sappiamo però che vi sono liste e candidati che li combattono esplicitamente e con forza.
Scienza&Vita Firenze ritiene pertanto che il discernimento elettorale in merito a queste scelte, assolutamente preminenti, debba essere senza esitazioni, onesto e sincero, scevro da ogni e qualsivoglia interesse di potere o di profitto, ma guidato solo dalla sollecitudine per l’uomo e per il suo futuro che Scienza&Vita Firenze persegue.
Infine, pur mantenendo fede al proprio carattere non confessionale, Scienza&Vita Firenze ritiene di esprimere un sincero apprezzamento per gli autorevoli messaggi rivolti ai propri fedeli da alcuni Prelati, quali Mons. Antonio Suetta, Vescovo di Ventimiglia Sanremo, che nel proprio comunicato richiama, dal punto di vista cattolico, la verità sull’uomo ed il suo primato (https://www.diocesiventimiglia.it/messaggio-del-vescovo-antonio-per-le-elezioni-politiche-2022/).
Scienza&Vita Firenze
La Presidenza
29 giugno 2022
Comunicato stampa. Sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America in merito alla costituzionalità del diritto di aborto.
Scienza&Vita Firenze esprime tutto il suo apprezzamento per la storica sentenza (Dobbs, State Health Officer of the Mississippi Department of Health, et al. v. Jackson Women’s Health Organization et al.) con cui i Giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America hanno affermato le ragioni del diritto e della democrazia in tema di aborto: “La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto. Le (sentenze) Roe e Casey sono annullate e l’autorità di regolamentare l’aborto è restituita al popolo e ai suoi rappresentanti eletti” (The Constitution does not confer a right to abortion; Roe and Casey are overruled; and the authority to regulate abortion is returned to the people and their elected representatives).
La sentenza conclude il caso sollevato dalla Legge del Mississipi, che vieta l’aborto dopo la 15a settimana, mentre la sentenza Roe vs Wade del 1973 aveva stabilito che gli Stati della Federazione non potevano vietare l’aborto prima della viability, fissata allora tra la 24a e la 28a settimana di gravidanza. Prima di questi termini l’interest della madre sarebbe stato prevalente sulla potential life del figlio.
Come hanno rilevato tutti i commentatori, la sentenza non elimina la possibilità di emanare leggi che rendano lecito l’aborto. Non si dice neppure, esplicitamente, che il nascituro, a qualunque settimana di vita, è “uno di noi”, secondo l’icastica espressione che è stata l’emblema dell’ultimo grande sforzo del compianto Carlo Casini per dare protezione giuridica, a livello europeo, ai bimbi non ancora nati.
Certo è che questa sentenza viene a mettere in discussione un diritto, mai sancito come tale dalle leggi abortiste dei vari Stati, ma che tale si è preteso affermare da parte della cultura dominante occidentale: il diritto all’aborto come diritto umano e dunque come conquista di civiltà.
Per questo tutti coloro che per cinquant’anni, con coraggio e tenacia, fidando nella misericordia di Dio e nella buona volontà degli uomini, hanno difeso il diritto alla vita del “più povero tra i poveri” (Madre Teresa di Calcutta) hanno ottenuto un riconoscimento che può avere sensibili ripercussioni in tutto il mondo occidentale e non solo.
Infatti, ora con forza maggiore, continua riproporsi a ciascuna donna e a ciascun uomo la domanda cruciale: “Chi mai può definire diritto umano l’uccisione dell’innocente inerme e indifeso?”.
In questi giorni molti si sono espressi sulla sentenza scrivendo cose egregie. Come Scienza&Vita Firenze proponiamo alla comune riflessione le parole dell’Arcivescovo di San Francisco, Salvatore J. Cordileone, che invitano alla preghiera e all’azione, affinché l’arco della storia continui a tendere verso la verità e la giustizia.
“L’arco della storia è lungo ma tende alla giustizia”. Mai le parole del reverendo Martin Luther King, il grande profeta dei diritti umani nel 20° secolo, sono risuonate più vere. Questa storica decisione della Corte Suprema non sarebbe avvenuta senza cinquant’anni di paziente, amorevole, duro lavoro da parte di persone di tutte le fedi e non credenti, in diversi campi tra cui i servizi sociali, la religione, il diritto, la medicina, la cultura, l’istruzione, l’azione e la riflessione politica. Ma il nostro lavoro è appena iniziato. Le barriere artificiali che la Corte Suprema ha creato erigendo dal nulla un cosiddetto diritto costituzionale sono state rimosse. Ora continua la lotta per dimostrare che possiamo costruire una cultura che rispetti ogni vita umana, comprese le madri in gravidanze critiche e i bambini che portano in grembo. Dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per accompagnare le donne e le coppie che stanno affrontando gravidanze inaspettate o difficili, nonché per offrire misericordia a coloro che subiscono i postumi dell’esperienza dell’aborto. Nostra Signora di Guadalupe, protettrice dei non nati, prega per noi.
(https://www.sfarchdiocese.org/statement-by-archbishop-salvatore-j-cordileone-on-u-s-supreme-court-ruling-on-dobbs-vs-jackson-womens-health-organization/)
Scienza &Vita Firenze
La Presidenza
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